Arsenico e vecchi merletti
Due adorabili vecchine dedite alla beneficenza, un po' di vino di sambuco avvelenato, un paio di nipoti matti: ecco gli ingredienti che fanno di Arsenico e vecchi merletti una delle commedie più riuscite e di maggior successo di tutti i tempi. Siamo a Brooklyn, subito prima della guerra; dal loro accogliente salotto, le sorelle Brewster si occupano di fare del bene, preparando giocattoli per i bambini poveri e brodo caldo per gli ammalati. Ma la realtà è ben diversa dall'apparenza: le due vecchine hanno un modo tutto loro di intendere la carità convinte come sono che avvelenare anziani infelici e porre fine alla loro solitudine sia un'opera di bene. Sono già dodici i vecchietti soli che le vecchine hanno mandato all'altro mondo; a tutti hanno garantito una dignitosa sepoltura nella loro cantina, dove il loro nipote Teddy, che si crede Teodoro Roosvelt, è convinto di scavare le chiuse per il canale di Panama. A complicare le cose arrivano altri due nipoti delle signore: Mortimer, critico teatrale di successo, e Jonathan, criminale incallito, sparito da anni, che ricompare con un cadavere al seguito. In un crescendo di situazioni paradossali e colpi di scena, questa bizzarra famiglia troverà il modo di sistemare tutti i cadaveri sparsi per casa, uscire dai guai e restituire allo sconcertato Mortimer, alla vigilia delle nozze con la dolce Helen, la tranquillità.