La notte dei giocattoli
Mamma e papà escono per una cena, lasciando la loro figlia Morena di 10 anni nella sua stanza, raccomandandole di dormire. La piccola rimasta sola ed impaurita dal buio, si rannicchia sotto le coperte e piange! Una voce tonante le impone di smettere! ma cosa sta succedendo? Il vecchio soldatino di legno conservato nel suo baule dei giocattoli si è animato e comincia a parlarle… ma non è il solo: ecco Giuppa ,la bambola di pezza e poi il Pifferaio : la stanza si anima di queste presenze che non spaventano più Morena!
Una voce chiede aiuto ! … è la voce di un burattino fatto a pezzi da un cane: Morena e gli altri giocattoli lo rimettono a nuovo , ma presto si pentono di aver aiutato quel burattino che si rivela ingrato, egoista, pieno di se, insensibile e violento….. Come finirà questa storia? Quale morale ci proporrà alla fine questa favola?
Il linguaggio diretto dei giocattoli, infarcito di luoghi comuni ci ripropone argomenti di riflessione con una semplicità alla quale non siamo più abituati da tempo! ma cosa sono i luoghi comuni se non le verità schiaccianti di tutti giorni!